Oli essenziali ed aromaterapia: i nuovi corsi 2016-2017

Il blog viene nuovamente risvegliato, dopo mesi di letargo, per una nuova promozione. Come ho spiegato nell’ultimo post del 2015, questo intervallo di inattività è coinciso con la nuova attività nel progetto di sviluppo della Lessinia attraverso la coltivazione e la distillazione di piante aromatiche.  Il progetto è arrivato ad una nuova fase, che coincide da un lato con la nascita di una srl di produzione di oli essenziali ed acque aromatiche a filiera corta e controllata, a nome Gadoi, e dall’altra dalla programmazione di un nuovo corso di studi sugli oli essenziali. A differenza delle proposte degli altri anni, questa volta abbiamo deciso di concentrarci sulla parte degli oli essenziali e delle loro applicazioni pratiche, indirizzandoci quindi in maniera più specifica verso professionisti del settore che offrono o consigliano oli essenziali, quali erboristi, farmacisti e medici, o che li utilizzano direttamente, quali massaggiatori, fisioterapisti, personale di sauna, ecc.

Abbiamo anche deciso di scomporre il programma completo, che avrebbe avuto una durata di circa 10-12 fine-settimana, in una serie di seminari autonomi che possono essere fruiti indipendentemente dagli altri, ma che insieme formano un corso di studi organico e completo.

Subito qui sotto potete leggere o scaricare il depliant informativo generale su tutti i corsi

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mentre qui sotto potete scaricare calendario e prezzi

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Il primo seminario in programma: “Scienza degli oli essenziali: come ricercare e valutare i dati”  è propedeutico per tutti gli altri moduli, e si concentra su come fare, interpretare ed usare la ricerca in campo biomedico, storico ed etnobotanico, ed è stato pensando con gli erboristi ed altri professionisti in mente, anche se è aperto a chiunque sia interessata/o alla valutazione scientifica dei dati sulle piante medicinali. La prima parte del corso sarà incentrata sulla ricerca ed i suoi metodi, mentre la seconda parte si concentrerà sugli strumenti a nostra disposizione per fare ricerca o interpretare la ricerca fatta da altri, con particolare attenzione al mondo delle piante aromatiche e degli oli essenziali. Il seminario prevede varie ore di lezione frontale, ma alle studentesse e agli studenti sarà richiesto un certo lavoro a casa, letture ed applicazioni dei concetti studiati in classe.

La durata del corso sarà di 2 fine-settimana per un totale di 28 ore di lezione frontale, e il costo sarà di 489 euro IVA inclusa. Si terrà presso la Cooperativa Opificio dei Sensi di Verona e sarà così strutturato:

Presentazione
Introduzione alla interpretazione della letteratura scientifica come strumento di autoformazione permanente e di valutazione delle informazioni offerteci dal mercato.

Esso si compone di quattro sezioni principali che affrontano i temi più importanti per lo studio delle piante medicinali e degli oli essenziali:

  1. le origini delle trappole mentali, il ruolo della disciplina e del pensiero critico nella ricerca;
  2. la logica della medicina;
  3. lo studio dei dati folclorici e storici per la valutazione della tradizione erboristica, e l’analisi della ricerca biomedica, dell’epidemiologia e dei principali strumenti per la valutazione di efficacia e sicurezza dei rimedi
  4. una disamina delle fonti e degli strumenti più rilevanti in internet.

Programma
Le basi: il ruolo della scienza nella ricerca

  • “Trappole mentali”
  • Credere, dubitare e sospendere il giudizio
  • Dalla superstizione alla filosofia naturale, dai fiumi di Babilonia al Medioevo europeo, alla Scienza Moderna.
  • La scienza non è una vacca sacra e neppure un “discorso” tra tanti.
  • Cosa è il metodo scientifico? Ovvero, ne esiste uno?

Le basi: la logica della medicina

  • Cause.
  • Malattia e normalità.
  • Prove.
  • Bias.
  • Confounding.

Ricerca biomedica

  • Una introduzione all’epistemologia e alla biostatistica
  • Definire i tipi di studio
  • Studi in vitro ed in vivo.
  • Studi clinici.
  • Metastudi.
  • Limiti e punti di forza dei vari studi.
  • Descrivere i dati
  • Una comprensione intuitiva dell’analisi statistica
  • Il primo passo: testare le ipotesi e livelli di confidenza
  • L’interpretazione e la valutazione dell’accuratezza dei dati:
  • Come leggere gli studi e come attribuire valori di evidenza e di rilevanza agli
  • studi.
  • Come costruire una gerarchia delle evidenze.
  • Cenni ai problemi più generali della ricerca.
  • Discussione delle piante con maggior sostegno scientifico

Ricerca in etnobotanica ed etnofarmacologia

  • Introduzione ad etnobotanica ed etnofarmacologia: l’importanza delle piante per l’uomo, definizioni, storia, metodi, fonti
  • L’etnobotanica contemporanea: filoni di ricerca, problemi, relazione con la fitoterapia
  • Metodi in etnobotanica applicata: gli strumenti per fare da sole ricerca sul campo delle tradizioni locali
  • Discussione delle piante che hanno fatto la storia dell’etnofarmacologia

Il reperimento delle fonti nell’era di internet

  • Internet ed il paradosso dell’eccesso di informazione
  • Strumenti per selezionare i siti sicuri
  • Elenco ragionato di fonti sicure divise per argomento

Lo stato dell’arte nella ricerca sugli oli essenziali

  • Una panoramica sulla ricerca preclinica e clinica in aromaterapia.

Otto seminari otto

cattedra

Negli anni ho tenuto vari corsi sulle piante medicinali, primariamente indirizzati a studenti/esse di Tecniche Erboristiche, ad erboristi/e, a farmacisti/e e medici.

In fase di progettazione dei corsi ho sempre cercato di inserire una parte dedicata alla metodologia di ricerca e agli strumenti di analisi delle evidenze, ma questo approccio non ha mai incontrato un grande successo, e posso capirne il perché: a causa del tempo limitato che i professionisti riescono a dedicare all’aggiornamento, spesso la tentazione è di accumulare quante più informazioni possibili da poter spendere praticamente nel lavoro quotidiano.  Discorsi teorici sulla validità delle evidenze, sul loro reperimento, sulla loro valutazione possono sembrare solo ostacoli e ritardi inutili,  in fondo chi viene a seguire il corso implicitamente considera il docente come fonte attendibile.

Io penso invece che, in un’ottica che vada al di là dell’immediatamente utile, tale approccio vada ripensato.  Proprio perché il tempo (ed i soldi) sono limitati è utile sviluppare in proprio gli strumenti che ci permettono di formarci da soli una opinione sulle informazioni che riceviamo, senza dovere ogni volta iscriversi ad un altro corso che darà informazioni sparse che inevitabilmente saranno obsolete nel giro di relativamente poco tempo.  Se questo discorso vale per tutti i professionisti, vale a mio parere ancora di più per gli erboristi.

A differenza di medici e farmacisti, chi lavora con le piante medicinali ha un corpus di evidenza sul quale basare le proprie decisioni più limitato e di qualità più variegata. Inoltre le fonti di evidenza sono più diversificate, non essendo limitate a dati sperimentali e clinici, ma comprendendo anche dati storici ed etnobotanici. Gli erboristi non hanno quindi a disposizione facili ed esaustivi formulari, e devono spesso valutare da soli l’importanza di un dato, e devono inoltre  possedere diverse competenze per decifrare lo scenario.

Inoltre l’impressione che mi sono fatto in questi anni è che spesso chi lavora nel campo erboristico mantiene un atteggiamento diffidente e pregiudiziale nei confronti della “Scienza”.

Seppure possa capire da dove proviene questo sentimento, credo che esso sia ingiustificato, e che in realtà impedisca di mettere in campo critiche serie al modo in cui la ricerca viene fatta.  Come non mi stanco di ripetere, l’unico modo per pretendere che i dati storici sulle piante medicinali vengano presi seriamente in considerazione è di essere scientificamente stringenti e metodologicamente esigenti (ho coperto questi argomenti in una serie di post su questo blog, in particolare in Indici quantitativiIndicazioni tradizionali, e Uomo e piante)

Tutto questo per dire che sono molto contento che la S.I.S.T.E. abbia accettato la mia proposta di un corso di otto seminari sulle piante medicinali, i cui due primi appuntamenti saranno interamente dedicati alla problematica dei metodi di ricerca scientifica, e al problema di come valutare ed utilizzare i dati provenienti da storia della medicina ed etnobotanica.

I seminari si terranno a Milano, presso la sede della S.I.S.T.E., i lunedì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30, con il seguente calendario: 15 Aprile; 13 Maggio; 27 Maggio; 10 Giugno; 16 Settembre; 14 Ottobre; 11 Novembre; 16 Dicembre.

E’ possibile scaricare il programma dei seminari e la domanda di iscrizione qui.

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Il corso sarà diviso in due parti, la prima dedicata, come già accennato, alle basi della ricerca, mentre la seconda cercherà di delineare lo stato dell’arte sulle piante medicinali che hanno una base di evidenza più solida, dividendo gli argomenti per apparato.

Di seguito il programma completo.

Seminario 1. (15/4) La ricerca in fitoterapia.
Le basi: la logica della ricerca. 
Scienza: non una vacca sacra e neppure un “discorso” tra tanti. Demistificare per valutare.

Breve introduzione alla scienza con il metodo del riepilogo storico.

Cosa è il metodo scientifico? Ovvero, esiste un metodo scientifico? Alcune ragioni per dubitare ma non per disperare. Tentativi di inquadramento dei termini chiave.

Il problema della demarcazione, ovvero, di chi mi devo fidare anche se fa male?

Le basi: la logica della medicina
– Cause
– Malattia e normalità
– Credere, dubitare e sospendere il giudizio
– Prove
– Bias
– Confounding

Seminario 2. (13/5) Gli strumenti a nostra disposizione
Le fonti di informazione a nostra disposizione e più rilevanti per la fitoterapia
– Ricerca storica ed etnobotanica
– Fitochimica ed evoluzione
– Studi in vitro ed in vivo
– Studi clinici
– Metastudi
– Limiti e punti di forza dei vari studi.
L’interpretazione dei dati
– Cenni di epidemiologia
– Come leggere gli studi e come attribuire valori di evidenza e di rilevanza agli studi
– Come costruire una gerarchia delle evidenze
– Cenni ai problemi più generali della ricerca.

Seminario 3. (27/5) Stato dell’arte della ricerca sulle piante. 
– Una visione sullo stato dell’arte: definizioni.
– Le piante con maggiori livelli di evidenza per l’efficacia
– I dati tossicologici
– Interazioni negative e positive

Gli utilizzi delle piante e gli apparati.
Ogni seminario presenterà brevi cenni di fisiopatologia dell’apparato/sistema in questione, ed esaminerà le piante rilevanti che abbiano un sufficiente supporto clinico e sperimentale, oltre a suggerire quali altre piante potrebbero essere utili seppure con un supporto minore.

Seminario 4. (10/6)
– Tonici ed adattogeni
– Antibiotici, immunomodulanti.

Seminario 5. (16/9)
– Apparato gastrointestinale: problemi funzionali (dispepsia, sindrome dell’intestino irritabile, reflusso), gastrite, stipsi, diarrea, disbiosi, problemi epatobiliari
– Apparato genito-urinario: le infezioni del tratto urinario, disturbi funzionali della minzione, iperplasia prostatica benigna, calcolosi

Seminario 6. (14/10)
– Apparato cardiocircolatorio: ipertensione, aritmie, palpitazioni, insufficienza venosa cronica.
Metabolismo: dislipidemie, disglicemie, prediabete, sindrome metabolica

Seminario 7. (11/11)
– Apparato muscoloscheletrico: dolori reumatici, traumi, dolori muscolari
– Apparato nervoso periferico e centrale: ansia, stati depressivi, insonnia,

Seminario 8. (16/12)
– Apparato tegumentario: acne, eczema, psoriasi, micosi cutanee.
– Apparato respiratorio: le malattie da raffreddamento, le bronchiti, la tosse, otite, sinusite, rinite allergica

 

 

 

Corso di Erboristeria Popolare

Ricevo e con piacere pubblico il programma del corso in Erboristeria Popolare organizato e tenuto dalla Dott.ssa Ilde Piccioli, autrice tra l’altro di un bel post sulle donne nella medicina antica.

Il corso è triennale, con frequenza mensile (una domenica al mese dalle 9 alle 18) da ottobre a giugno, e si terrà a Massa. Per maggiori informazioni rivolgetevi direttamente alla Dott. Piccioli, alla mail dafne1955@libero.it

L’erboristeria è l’antica arte della conoscenza delle piante, della loro coltivazione, raccolta e conservazione a scopi terapeutici e cosmetici. Era praticata maggiormente dalle donne, che coltivavano spezie ed erbe medicinali nei loro orti o raccoglievano piante spontanee. Le usavano fresche o le conservavano seccandole o facendo delle semplici estrazioni con vino o grappa.

Programma didattico

  • Storia e tradizioni.
  • Sistemi medici tradizionali.
  • Fisionomica e teoria delle segnature, guaritori, sciamani e streghe.
  • Orti botanici ed erbari.
  • Piante medicinali, piante officinali, piante arboree.
  • Principi attivi e fitocomplesso, fitochimica classi di composti, metaboliti primari e metaboliti secondari.
  • Preparati da piante officinali, tecniche estrattive, estratti e macerati, tinture, fitogemmoterapia.
  • Forme estrattive per uso esterno, formulazioni cosmetiche.
  • Estratti secchi, molli e fluidi.
  • Principi generali di erboristeria, tisane, infusi e decotti, apparati, organi e loro funzioni.
  • Menopausa.
  • Ansia e depressione.
  • Patologie da raffreddamento.
  • Piante esotiche e piante autoctone.
  • Olismo e visione d’insieme dell’uomo.
  • Alimentazione e salute.
  • Cibo come medicina, fitoalimurgia, le spezie alimenti e farmaci.
  • Piante tossiche.
  • Preparazione erbari secche.
  • Preparazione semplici rimedi.
  • Raccolta erbe mangerecce.
  • Schede monografiche delle piante maggiormente significative.

Finalità

La scuola si propone di fornire le conoscenze di base del mondo vegetale, con particolare

riferimento alle piante officinali ed alimentari spontanee usate nella tradizione anche locale.

  1. Si forniranno le conoscenze dal punto di vista botanico, storico, chimico ed erboristico, tenendo conto anche delle varie interpretazioni popolari (etnobotanica).
  2. Si acquisiranno competenze circa il riconoscimento di specie vegetali di interesse erboristico ed alimentare, supportate anche da uscite in località di interesse naturalistico.
  3. Verranno studiate anche le essenze arboree, con particolare attenzione a quelle di interesse fitogemmoterapico.
  4. Si forniranno conoscenze di base per la preparazione di tinture, macerati, unguenti ecc. dalle piante raccolte, in modo da poter essere utilizzate per uso personale.
  5. Si stimoleranno i partecipanti a creare piccoli “orti medicinali” e a coltivare le piante che andranno poi ad utilizzare: saranno fornite nozioni di progettazione e coltivazione di piccoli spazi verdi (giardini, terrazzi e balconi)

Docenti: dott. Ilde Piccioli, e altri

Attestato rilasciato: alla fine del triennio verrà rilasciato attestato di frequenza

Costi: 650€ per ogni annualità, pagabili in due soluzioni, 350€ all’iscrizione la restante quota a febbraio. Per pagamento all’iscrizione sconto del 10%