Dieci domande di scienza ai politici, e poche risposte

Il gruppo Dibattito Scienza è nato su Facebook grazie all’iniziativa di ricercatori, giornalisti, docenti, giornalisti e blogger scientifici impegnati a portare avanti un dibattito pubblico sul ruolo della scienza nella politica italiana. Il gruppo ha pensato che il modo migliore per capire quali fossero gli impegni dei gruppi politici rispetto alle problematiche scientifiche fosse quello di porre ai responsabili delle domande specifiche, in modo da poter valutare le loro risposte. Dieci domande sono state selezionate, in maniera democratica, tra le molte proposte nate all’interno del gruppo di Facebook, che conta ora 1400 iscritti.

Esiste anche un omonimo sito web, dove è possibile leggere le dieci domande, illustrate in un video creato da un membro del gruppo, intitolato Le dieci domande di Dibattito Scienza.  Esiste anche un video che illustra le dieci domande (e nel futuro le risposte date dai politici, vedi sotto) nel linguaggio dei segni italiano (PoLIS), creato da Claudio Ferrara, per contribuire ad includere le persone sorde nel dibattito.

Le dieci domande sono state inviate ai vari gruppi politici e ad i loro responsabili, ai quali è stato dato tempo sufficiente per offrire delle risposte ragionate. Purtroppo, come scrive Marco Cattaneo in questo articolo, solo tre leader hanno risposto, Bersani, Giannino e Ingroia, mentre Monti, Berlusconi e Grillo non lo hanno fatto, portando a loro discolpa varie scuse (a voi giudicare se siano credibili). Certo è scorante che il 50% dei leader abbia scelto di snobbare domande a mio parere importanti e molto rilevanti (qui un commento molto critico in lingua inglese di Giovanni Perini, e qui una pagina dove lo stesso autore pone i presupposti metodologici per l’esame delle risposte date dai leader).

Aspettiamo di leggere le risposte, possiamo ancora partecipare esigendo chiarimenti da chi non ha risposto