Estivales de la question animale

Ricevo e con piacere pubblico.

Le Estivales de la question animale 2008 si sono svolte dal 16 al 23 agosto nel centro di Parménie, nel dipartimento dell’Isère. 75 persone hanno partecipato a questa edizione.

Le Estivales sono un luogo di incontro aperto a tutte le persone interessate alla questione animale, qualunque siano le loro opinioni. La questione animale è definita come l’insieme dei problemi etici, politici,
culturali ai quali la società intera si confronta per il fatto che gli animali sono degli esseri sensibili.

Dodici eventi, tra interventi e dibattiti autogestiti, hanno costellato il programma delle Estivales 2008, coprendo una vasta gamma di argomenti. La presentazione di questi eventi si trova nella sezione francese del sito delle Estivales; in alcuni casi, è disponibile il testo integrale o la registrazione.

Rispetto alle edizioni precedenti, questa settima edizione segna un progresso su diversi fronti, rispetto all’obiettivo delle Estivales:

  • Per la diversità dei partecipanti, quanto ad opinioni, pratiche, età, origine sociale… Come negli anni precedenti, erano presenti numerosi militanti antispecisti o della protezione animale. Altri partecipanti sono
  • venuti per interesse intellettuale. Le tariffe di partecipazione mettevano l’evento alla portata di tutti, senza escludere le persone abituate ad un certo confort, o anziane, o portatrici di handicap, grazie alla qualità
  • dei locali del centro di Parménie.
  • Per il numero dei partecipanti, in netto aumento. 75 persone in tutto sono venute per ascoltare e scambiare punti di vista; alcune hanno seguito solo determinati eventi, altre sono rimaste tutta la settimana. La partecipazione quotidiana media è stata di 46 persone; 36 persone sono rimaste 5 giorni o più.
  • Per la diversità degli argomenti trattati, che hanno rispecchiato un ampio spettro di problematiche e di approcci: dalla descrizione concreta della sorte degli animali nel mattatoio, fino alla ricostruzione storica
  • della nozione di istinto, passando per le presentazioni e i dibattiti su metodi e pratiche delle associazioni, senza dimenticare le discussioni a carattere più direttamente militante… Le numerose presentazioni di
  • associazioni riflettono un interesse crescente per l’evento da parte del mondo associativo.
  • Per la diversità dei relatori, provenienti tanto dal mondo accademico che della militanza di base. Un’attenzione particolare da parte degli organizzatori nei confronti della presenza femminile ha fatto sì che le relatrici fossero più numerose che negli anni precedenti.
  • Per l’eco che questa edizione ha avuto nella stampa, e che speriamo ancora più vasta l’anno prossimo.

Rispetto ai punti da migliorare, si possono notare i seguenti elementi:

  • Ulteriori progressi sono da compiersi per quanto riguarda la diversità del pubblico e dei relatori, in particolare per coinvolgere più persone contrarie alle tesi militanti di liberazione animale. Le Estivales
  • intendono continuare il loro sforzo per riunire relatori e participanti con altri punti di vista e provenienti da Paesi e contesti differenti.
  • Molti dibattiti sono stati dominati da questioni ricorrenti, a danno dell’attenzione rivolta al soggetto stesso dell’evento. Di qui eventualmente la necessità di organizzare pratiche di moderazione che permettano di ricollocare in tema il dibattito.
  • I dibattiti tendono spesso a prolungarsi diverse ore, accentuando l’accumulazione di fatica nei partecipanti. Per questo gli organizzatori propongono di limitare la durata totale di ciascun evento a due ore e
  • mezzo.
  • L’organizzazione dei pasti si è avvalsa dell’equipaggiamento della cucina del centro di Parménie, ma la loro qualità ha risentito della mancanza di organizzazione, della volontà di garantire un prezzo basso (4
  • euro al giorno) e della fatica generale. Sarebbe forse opportuno provvedere in anticipo ad un’organizzazione della cucina con menu prestabiliti, buoni ed equilibrati, ed una o due persone che seguano lo svolgimento della questione alimentare.
  • Si pone anche la questione di decidere se organizzare più eventi in contemporanea, per favorire la diversità degli interventi.