Continuando la nostra indagine, veniamo ora ad esaminare le singole molecole che si sono dimostrate interessanti come repellenti.
La prima è il pulegone, contenuta tra le altre nelle tre specie Mentha pulegium, Hedeoma pulegioides e Pycnanthemum muticum , tradizionalmente utilizzate come repellenti per insetti, attività che sembrerebbe confermata da investigazioni recenti (Rice e Coats 1994, Sanchez-Ramos e Castanera 2000). Il pulegone sembra essere responsabile per la tossicità per gli artropodi (dopo l’ingestione viene ossidato dal CYP450 a vari metaboliti reattivi come il mentofurano – Nelson et al. 1992; questi metaboliti si legano alle proteine – Thomassen et al. 1992 – causando lesioni, perdita di funzione e morte – Anderson et al. 1996, Bakerink et al. 1996, Burkhard et al. 1999).
Un’altra molecola che viene spesso citata è il linalolo, comune a molti OE (ad es. Lavandula angustifolia, e Ocimum spp. – Ntezurubanza et al. 1985, Lis-Balchin and Hart 1999). Mostra attività insetticida probabilmente mediata da tossicità per il SNC, con effetti sul trasporto ionico e sul rilascio dell’acetilcolina esterasi (Ryan, Byrne. 1988; Re et al. 2000). Esistono già sul mercato dei prodotti veterinari a base di linalolo, come il “Rachel’s Pest Powder” (nessun interesse commerciale) a base di Mentha spp. Eucalyptus spp., Rosmarinus spp., Commiphora myrra e Hydrastis canadensis.
Citronellolo, geraniolo, nerolidolo e farnesolo possono essere usati come cairormoni arrestanti genere-specifici per gli acari (EPA 2004).
I Laboratori Primavera (Cosmeticology: Lice treatments and insect repellents Manufacturing Chemist 8/1/1999) hanno testato su Aedes aegypti vari OE, e la miscela che si è dimostrata più efficace è stata: 7% olio di Cymbopogon spp., 9% geraniolo, 9% α-terpineolo, e 75% 3-idrossi-a,a,4-trimetilcicloesanemetanolo, alla diluizione di 1-5%.
Cora et al. (1993) hanno testato 20 OE, e quelli ottenuti da Juniperus communis, Valeriana officinalis, Thymus vulgaris, Solidago graminifolia (nuovo nome Euthamia graminifolia), Coriandrum sativum, Larix decidua, Pseudotsuga menzierii, Tanacetum vulgare e Abies alba sono risultati efficaci come repellenti per le zanzare.
Wang et al. (2001) hanno testato sei piante come repellenti generici ed hanno riscontrato che i più efficaci erano gli OE di foglia di Cupressus funebris, Pinus sylvestris, Citrus tangerina, Citrus bergamia, ed Eucalyptus citriodora (nuovo nome Corymbia citriodora).
Sadik (1973), Thorsell et al. (1998) e Oyedele et al. (2000) hanno segnalato come interessanti: Cedrus spp., Cymbopogon spp., Eucalyptus spp., Mentha pulegium, trementina, Nepeta cataria, Ocimum basilicum, Melissa officinalis, Mentha xpiperita.
Ecco allora una lista di piante ordinata per numero di composti chimici ad azione insettifuga (grazie Duke!)…
Rosmarinus officinalis pianta 28
Piper nigrum frutto 25
Origanum vulgare pianta 24
Thymus vulgaris pianta 22
Citrus reticolata frutto 21
Myrtus communis pianta 21
Coriandrum sativum frutto 20
Zingiber officinale rizoma 20
Foeniculum vulgare frutto 19
Lavandula latifolia pianta 19
Lavandula x intermedia pianta 19
Laurus nobilis foglia 18
…ed una lista di piante ordinata per concentrazione di composti chimici con azione insettifuga
Apium graveolens frutto OE 2,748,000 ppm [7]
Citrus limonum foglia OE 1,964,800 ppm [8]
Pinus roxburghii resina 1,130,000 ppm [4]