Lettura Collettiva di Gomorra

Il Circolo dei Lettori di Verona e la Società Letteraria aderiscono all’appello dei premi Nobel “Lottiamo per Roberto Saviano” e si uniscono alla maratona di lettura organizzata dall’Associazione 15 febbraio e dal Circolo dei Lettori di Torino con una lettura collettiva di:Gomorra

Sabato 1 novembre dalle ore 21 alle 24

presso la Società Letteraria di Verona piazzetta Scalette Rubiani, 1.

Durante la serata sarà attivata una raccolta firme a sostegno di Roberto Saviano.

Chi lo desidera può dare il proprio contributo leggendo una pagina, per prenotarsi alla lettura scrivere a:

info@circololettoriverona.it

Vi invitiamo a partecipare numerosi per dare una testimonianza dell’impegno civile della nostra città.

“Ogni voce che resiste mi rende meno solo
GRAZIE per tutto quanto state facendo. È difficile dimostrare quanto sia importante per me quello che è successo in questi giorni. Quanto mi abbia colpito e rincuorato, commosso e sbalordito sino a lasciarmi quasi senza parole. Non avrei mai immaginato che potesse accadere niente di simile, mai mi sarei sognato una tale reazione a catena di affetto e solidarietà.

Le letture delle mie parole che sono state fatte in questi giorni nelle piazze mi hanno fatto un piacere immenso. Come avrei voluto essere lì, in ogni piazza, ad ascoltare. A vedere ogni viso. A ringraziare ogni persona, a dirgli quanto era importante per me il suo gesto.

Perché ora quelle parole non sono più le mie parole. Hanno smesso di avere un autore, sono divenute la voce di tutti. Un grande, infinito coro che risuona da ogni parte d’Italia. Un libro che ha smesso di essere fatto di carta e di simboli stampati nero su bianco ed è divenuto voce e carne. Grazie a chi ha sentito che il mio dolore era il suo dolore e ha provato a immaginare i morsi della solitudine.

Cesare Pavese scrive che “un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”.

Io spesso in questi anni ho pensato che la cosa più dura era che nessuno fosse lì ad aspettarmi. Ora so, grazie alle firme di migliaia di cittadini, che non è più così, che qualcosa di mio è diventato qualcosa di nostro. E che paese non è più – dopo questa esperienza – un’entità geografica, ma che il mio paese è quell’insieme di donne e uomini che hanno deciso di resistere, di mutare e di partecipare, ciascuno facendo bene le cose che sa fare. GRAZIE”.

Roberto Saviano