Mosche! (1)

Recentemente ho dovuto occuparmi di mosche, stalle e vacche, e di come mantenere le prime fuori dalle seconde e lontane dalle terze, senza ucciderle!

Musca domestica WikiMedia

Il tema della repellenza, ed in particolare degli olii essenziali usati per allontanare gli insetti, è fin abusato, ma sulle mosche, a differenza che sulle zanzare, il materiale è più scarso, l’interesse minore.

Ecco allora i risultati della mia piccola indagine su olii essenziali e mosche. Intanto, come dicevo, in letteratura non esistono molto studi sulle sostanze naturali ad azione repellente specifica per la mosca domestica. Per questa ragione vale la pena esaminare anche la letteratura generale sulla repellenza per artropodi ed insetti.

Olio di Nepeta cataria.

Secondo Burfield e Reekie (2005) l’OE di Nepeta cataria sarebbe l’agente insetto-repellente più interessante: contiene nepetalattoni che si sono dimostrati 10 volte più efficaci del DEET, agendo come irritanti per le antenne degli insetti.

Olio di Apium graveolens
Nonostante non vi siano dati diretti sull’attività insettifugo o repellente per le mosche di questa pianta, è molto interessante per la quantità di composti riconosciuti come insettifughi che contiene.

Olio di Cymbopogon spp.
I dati etnobotanici indicano Cymbopogon flexuosus, Cymbopogon martini e Cymbopogon nardus come piante utilizzate popolarmente come repellenti per insetti, ed anche rispetto al numero di citazioni in letteratura scientifica, gli olii del genere Cymbopogon sono i più utilizzati come repellenti generici per insetti/artropodi, in particolare Cymbopogon nardus e C. winterianus (Herms W. & James M. (1961) Medical Entomology 5th ed., Macmillan NY.  p34.).
Questi oli contengono (4R)-(+)-(b)-citronellolo e (3R)-(+)-b-citronellale, che sembrerebbero essere i principi (più) attivi. Secondo Burfield e Reekie (2005) l’olio di lemongrass è stato testato su Musca nebulo, Culex fatigans e Aedes aegypti. L’azione fumigante e repellente di Cymbopogon è risultata meno efficace di quella del dimetil ftalato e la protezione è durata solo 40 minuti (300 per dimetil ftalato).
Ansari e Razdan (1995) hanno studiato gli effetti di Cymbopogon martini var. sofia, C. citratus, C. nardus e Cinnamomum camphora su Anopheles cujicifacies e Culex quinquefasciatus. L’effetto repellente sulla pelle di volontari è durato 11 ore (Anopheles cujicifacies) e 6-7 ore (Culex quinquefasciatus) (ma meno per l’OE di Cinnamomum); l’efficacia è stata paragonabile a quella del dimetil ftalato.
Candele e degli incensi contenenti OE di Cymbopogon hanno ridotto il numero di punture da insetto rispettivamente del 42.3 e 24.2% (Lindsay et al. 1996).

Olio di Lavandula spp.
I dati di etnobotanica indicano che varie specie di lavanda sono state e sono tuttora usate come repellenti per insetti: Lavandula lanata a Malaga (Laza 1939 “Florula Farmaceutica Malacitana” Anales Real. Acad. Farm. 6(3-4), 165-214) e Lavandula minutolii nelle Canarie (Darias et al. 1989).
Choi et al. (2002) hanno studiato l’efficacia come repellenti a contatto su Culex pipiens degli OE di Lavandula officinalis (sic), Eucalyptus globulus, Rosmarinus officinalis, e Thymus vulgaris. L’OE di Thymus si è dimostrato il più efficace, e le componenti più attive sono state: timolo, para-cimene, carvacrolo, linalolo e α-terpinene, con quest’ultima molecola particolarmente interessante, seguita da vicino da timolo e carvacrolo. Una formula spray con il 2% di α-terpinene testata per repellenza su C. pipiens si è dimostrata più efficace del N,N-dietil-m-metilbenzamide (DEET).

Olio di Ocimum spp. (e qui)
Varie specie del genere Ocimum (Ocimum americanume qui, O. basilicumO. gratissimum, O. kilimandscharicum, O. sanctum) sono usate popolarmente come insettifughi. Iwu (1993) riporta l’uso di OE di Ocimum in Africa per prevenire le punture di zanzara;  Kumari et al. (Kumari CP et al. (1994) “Pupicidal effects of O. sanctum on the vector Aedes aegypti (Diptera: Culicidae).” J. Ecobiol. 6, 69-70.) hanno mostrato che l’estratto grezzo di O. sanctum è un efficace pupicida contro lo sviluppo di nuove pupe di Aedes aegypti. Holm (1999) offre una review dell’attività insetticida dell’OE.
Bhatnagar et al. (Bhatnagar M., Kapur K.K., Jalees S.  & Sharma S.K. (1993) “Laboratory evaluation of insecticidal properties of Ocimum basilicum L. and Ocimum sanctum L. plants, essential oils and their major constituents against vector mosquito species.” J. Entom. Res. 17(1), 21-26) hanno mostrato che gli OE di O. basilicum e O. sanctum ed il loro costituenti principali hanno attività insetticida su Anopheles stephensi, Aedes aegypti and Culex quinquefasciatus. O. basilicum e metil cavicolo sono stati i più efficaci.

Olio di Pelargonium spp.
Jeyabalan (2003) ha testato l’estratto metanolico di foglia di Pelargonium citrosa (la composizione dell’OE è: 35.4 +/- 6.2% geraniolo, 10.4 +/- 1.6% citronellolo, 8.9 +/- 2.0% isomentone, e 6.8 +/- 3.8% linaiolo, molto simile all’OE di Pelargonium x asperum) su Anopheles stephensi. Alla concentrazione del 4% l’estratto ha mostrato forte repellenza.

Olio di Cedrus deodora
Singh (Singh D., Agarwal S. K., (1988) “Himachalol and beta-himachalene: Insecticidal principles of himalayan cedarwood oil” Journal of Chemical Ecology, 4 (14): 1145 – 1151) ha dimostrato che l’OE di Cedrus deodora alla concentrazione dello  0.45% uccide il 50% delle zanzare Anophales stephani.

Olio di Citrus spp.
Ezenou et al. (2001) hanno mostrato che gli estratti volatili della buccia di Citrus sinensis e C. aurantifolia (lime) possiedono attività insetticida sulle mosche, con C. sinensis il più attivo dei due OE.

Olio di Vetiveria spp.
L’OE di Vetiveria zizanoides viene usato popolarmente come repellente per insetti in veterinaria, e l’OE è stato usato come larvicida (Murty U.S. e Jamil K. (1987) “Effect of south Indian vetiver against immatures of Culex quinquefasciatus. Int. Pest. Control. 29(1), 8-9), e insetticida (Komagata K.K., Oosawa I., Yamamoto & H. Honda (1987) Abstracts of Papers, the Annual Meeting of the Agric. Soc. Of Japan Tokyo 723, 1987).  Jains et al. (Jains S.C., S. Nowicki, T. Eisner and J. Meinwald (1982) “Insect repellents from Vetiver oil” Tet. Letters 23(45), ) hanno mostrato che alcuni composti isolati dalla frazione carbonilica di Vetiver indiano  (ad es. il khuismone) sono repellenti per gli insetti.

Olio di Melaleuca spp.
L’OE di  Melaleuca alternifolia (tea tree) è stato molto studiato per la sua attività sugli artropodi, ed i composti più attivi sembrano essere il  terpinen-4-olo; α- e γ-terpinene; 1,8 cineolo e terpinolene, e vari sesquiterpeni.
Il cineolo sembra essere il composto responsabile per l’attività antiartropodi degli OE di menta piperita e rosmarino (Veal 1996).

Bibliografia